Dissipatio H.G. Guido Morselli

È il primo luglio, sei un uomo adulto, domani compirai 40 anni ma decidi che la tua vita è per il 70 percento negativa, per cui ne hai abbastanza. Odi il genere umano e la tua sofferenza è stata una nevrosi che ti ha costretto a passare mesi in una casa di cura. Il Dottor Karpinsky con voce sincera e anticonformista ti ha ridato una speranza e fiducia verso i tuoi simili.  Il medico è morto, accoltellato durante una lite tra due infermieri. Non ami la tua città alpina, Crisopoli (Zurigo), da tempo vivi in una baita a 1000 metri. A mezzanotte sali a 1600 metri, sulle pendici di Karessa. Scegli di morire in una grotta, dopo avere sorseggiato un cognac spagnolo. Devi scivolare lungo un sifone naturale poi risalire e lasciarti andare in un pozzo. Ti manca il coraggio, vuoi una voce di conforto. Ti fermi alla cabina, 333… ma nessun samaritano che risponde. Vai a casa e sul letto hai la tua ragazza dall’occhio nero che potrebbe facilitarti il compito. Ti addormenti. Il mattino successivo ti accorgi che sono tutti spariti. Nessun essere umano abita più la terra.  In nessun luogo c’è un uomo, una cupio dissolvi di massa. Inizia una storia senza antagonisti, solo segni e sintomi della sindrome del sopravvissuto che si pone domande sulle cause della volatizzazione. Tutto continua a divenire. Crediamo che la fine dell’umanità comporterebbe la fine del mondo. Boriosi. Piante ed animali non hanno bisogno di azioni, banconote, del lusso, di social network: “Andiamo, sapienti e presuntuosi; vi davate troppa importanza. Il mondo non è mai stato così vivo, come oggi che una certa razza di bipedi ha smesso di frequentarlo. Non è mai stato così pulito, luccicante, allegro”. “Come storico registrerò che si è instaurata l’Anarchia con l’abbattimento del suo nemico primordiale, il principio di proprietà. E si è instaurata nello stesso tempo la Monarchia nel valore categorico del termine, tutto il potere a Uno solo. Anarchia e Monarchia coincidono, ora e in me. Nessuno dispone di me, io dispongo di tutto”. Il protagonista resterà in attesa di un ritorno del dottor Karpinsky, fedele della sua promessa di guarigione, con un pacchetto di Gauloises in tasca mentre la piazza del mercato si sta mutando in campagna con ranuncoli e cicoria. Dissipatio Humani Generis è un romanzo apocalittico, da interpretare come un testo filosofico.

È il testamento di Guido Morselli pubblicato nel 1977, lui morirà suicida nel 1973 baciato dalla sua ragazza dall’occhio nero, una Browning 7.65, senza che nessun suo libro venisse mai pubblicato.

La vostra vita è per il 70 percento negativa?

Siete in attesa di ascensione?

Compirò quarant’anni a giugno. Non penso di suicidarmi perché nonostante tutto voglio vedere come andrà a finire.