Resoconto a cura di Torre Crawford APS
Tra venerdì 6 e sabato 7 settembre 2024 si è svolta a San Nicola Arcella (Cosenza) la quinta edizione del Festival Torre Crawford, l’evento organizzato dall’Associazione Torre Crawford APS. Ideato nel 2019 e inaugurato nel 2020, l’appuntamento annuale si ispira all’ambiente culturale e artistico creatosi in questo luogo oltre un secolo fa intorno a Francis Marion Crawford, romanziere statunitense che d’estate risiedeva e lavorava nell’antica torre spagnola di San Nicola, poi ribattezzata con il suo cognome. Con la collaborazione del Comune e della Pro Loco, da cinque anni a questa parte San Nicola Arcella – resa celebre nel mondo dallo scrittore – torna a essere punto di incontro non solo per la letteratura, ma anche per altre forme d’arte.
La manifestazione è stata aperta, come ormai tradizione, dagli incontri pomeridiani presso il Caffè Le Mele Jazz Club, che quest’anno ha visto il ritorno di Marco Marinoni (L’epatologo, Mursia), che si conferma come autore di thriller di grande spessore e rilievo sociale, e di Mario Gazzola, scrittore che si ricollega a classici del fantastico (Hyde in Time, Edikit) e alla distopia (Situation Tragedy, Edikit) per indagare tanto sulla psicologia individuale quanto su quella di massa. Andrea Carlo Cappi, conduttore degli eventi, ha parlato invece del progetto tra saggistica e narrativa di C’era una volta un ponte (Palombi Editore), cui ha collaborato con Stefano Lucchini e Giovanna Pimpinella, riportando alla luce segreti della Roma dell’Ottocento.
In parallelo si è svolta anche un’altra iniziativa, collegata al torneo scacchistico internazionale Torre Crawford realizzato tra il 6 e l’8 settembre dall’ADS Riviera dei Cedri: mentre maestri di tutto il mondo di affrontavano all’Hotel Villa Principe, al Caffè le Mele un gruppo di scrittori e scrittrici si confrontava con le improvvisazioni di Scacco letterario, usando proprio gli scacchi come spunto e metafora. L’ultimo atto, con il confronto diretto fra i tre finalisti, si è svolto al Belvedere di San Nicola e ha visto la vittoria di Alessia Scali. Proprio il Belvedere è stato lo scenario degli eventi serali del Festival, dallo spettacolo teatrale di venerdì Guardiamoci negli occhi, con l’attore Giuseppe Latrofa accompagnato dalle musiche elettroniche di Francesco Paolino e Dino Piccinno, al concerto di Sei Ottavi in omaggio a Rino Gaetano, sabato sera dopo la premiazione in presenza del sindaco di San Nicola Arcella.
Perché il Festival è il punto d’arrivo del Premio Torre Crawford: l’occasione in cui si rivelano la classifica, le menzioni e i premi del concorso letterario annuale che trae ispirazione proprio dalle opere di Crawford e si concretizza in un’antologia, ora disponibile in volume presso la Segreteria del Premio e su Amazon sia in cartaceo sia in ebook, con una splendida copertina di Roberta Guardascione. Quest’anno il titolo è Mea culpa, spunto ricavato da Il crocifisso di Marzio, romanzo di Crawford finora inedito in Italia e tradotto per l’occasione, che apre il libro. Seguono gli undici racconti finalisti (i primi dieci in classifica, più una menzione della giuria). Si noti che tutte le storie, accomunate dal tema scelto di anno in anno, partecipano sempre in forma anonima al concorso, dando a professionisti o esordienti la stessa possibilità di vincere.
L’antologia Mea culpa include il sorprendente Nessuno esce vivo dall’angolo torture della Lidl di Filippo Santaniello, vincitore sia del Premio Torre Crawford, sia del Premio speciale ‘E io lo dico a Pinketts!’ in memoria di Andrea G. Pinketts (in collaborazione con l’Associazione Culturale Andrea G. Pinketts); il racconto vincitore della Sezione B, riservata a minori di diciotto anni, Aveva scelta? di Ethan Storchi; Yoshita-Sama di Alessio Petrolino, racconto vincitore del Premio speciale ‘Il Prof’, in memoria del maestro del thriller e dell’avventura Stefano Di Marino; e i testi di altri autori e autrici, tra cui nomi noti nei campi di narrativa, cinema o fumetto come Cristina Biolcati, Gianluca Calabria, il già citato Marco Marinoni, Vincenzo Pandolfi, Claudia Perfetti o Sergio Tulipano. In appendice l’ospite d’onore e già vincitore di una precedente edizione, Mario Gazzola, con Confiteor; e il traduttore di Crawford e curatore del volume, Andrea Carlo Cappi, che si è voluto misurare non solo con il tema del volume, la colpa, ma anche quello degli scacchi che ha pervaso quest’anno la manifestazione, con La mossa del Vescovo, scritto appositamente. Entrambi questi testi sono pubblicati in collaborazione con World SF Italia.
Ma, una volta di più, chi ha avuto la fortuna di incontrare i partecipanti e le partecipanti al Festival anche fuori dagli eventi ufficiali – allo Yachting Club, al Crawford Pub e altrove – ha potuto assistere a discorsi di ogni genere e persino a improvvisazioni musicali, che hanno portato per le strade e sulla spiaggia di San Nicola Arcella lo stesso fervore intellettuale che aleggiava a suo tempo con la presenza di Francis Marion Crawford.