fondatori Premio Torre Crawford

La scrittura: una passione, una valvola di sfogo… l’inizio di un percorso. Diventare scrittori, pubblicare un libro, farsi conoscere attraverso ciò che si scrive.

Tutto questo è possibile e partecipare a un concorso/premio letterario è il primo passo per comprendere prima le proprie potenzialità, ponendosi a confronto con gli altri partecipanti e facendosi giudicare da persone competenti, superando il parere personale e quello dei profani in materia; in secondo luogo, il curriculum letterario che, come in ogni ambito, è importante per potersi presentare ovunque (come a una casa editrice).

Se si effettua una ricerca si trovano centinaia di concorsi/premi letterari, ognuno che prevede dei punti nel bando relativi ai requisiti di partecipazione e ai premi in caso di vittoria.

La formula del Premio Torre Crawford (PTC) prevede la partecipazione con un racconto la cui lunghezza massima è di 20.000 (ventimila) caratteri. Ogni anno viene proposto un tema, tratto da un racconto di Francis Marion-Crawford, su cui deve essere incentrato il racconto (ognuno può declinare il tema secondo la propria ispirazione e nessun genere è imposto). Il tema serve anche a dare il titolo all’antologia finale che racchiude: i racconti finalisti, il racconto di Francis Marion-Crawford da cui è tratto il tema (tradotto dal presidente della giuria), il racconto di uno scrittore famoso (Cristiana Astori e Alda Teodorani per le prime edizioni) invitato a partecipare alla raccolta (e al festival annesso) e la prefazione del presidente della giuria, Andrea Carlo Cappi.

Non è la classica antologia dei racconti vincitori del concorso/premio XXXX, ma è un’opera unica a tutti gli effetti, sottoposta a editing professionale e pubblicata, dalla IV edizione a cura dell’associazione culturale Torre Crawford APS, mentre le prime tre dalla casa editrice Oakmond Publishing. Ogni autore non è obbligato a comprare le copie, tantomeno a pagare per vedere il proprio racconto pubblicato. Anzi, a ognuno dei finalisti viene regalata una copia e garantito uno sconto del 15% in caso di acquisti effettuati direttamente dalla Segreteria del premio. A ragion di chiarezza, è richiesta solo una quota di 10 €uro per l’iscrizione al PTC, come compenso simbolico per il lavoro di valutazione da parte dei giurati che esaminano tutti i racconti pervenuti. Inoltre, la collaborazione non si esaurisce al termine del festival ma prosegue con la pubblicazione di video e interviste sul sito e sui canali social del PTC.

Andrea Carlo Cappi è uno scrittore e lettore attento e scopritore di nuovi talenti. Riesce a soffermarsi sia sugli aspetti stilistici di uno scritto sia sui contenuti narrati in maniera innovativa. Avere il suo beneplacito su un racconto è sinonimo di garanzia ma, per avere una sicurezza maggiore, basta cercare il suo nome per avere idea di chi sia nel panorama della letteratura italiana.

Dalla seconda edizione è presente anche la sezione B dedicata agli studenti delle scuole superiori, la cui partecipazione è gratuita e permette, in caso di giudizio positivo del Presidente della giuria, di essere pubblicati all’interno dell’antologia, senza distinzioni con i partecipanti della sezione A. Inoltre, al vincitore assoluto della sezione B, è garantita la partecipazione, per l’edizione successiva e in maniera gratuita, alla sezione A. In ultimo, ma non ultimo, vanno ricordati i due premi speciali dedicati a due grandi scrittori scoparsi da pochi anni: il primo ad Andrea G. Pinketts (1960-2018) battezzato ‘E io lo dico a Pinketts!’ dal titolo del suo primo racconto vincitore di un premio e in collaborazione con l’Associazione Culturale Andrea G. Pinketts, e il secondo a Stefano Di Marino (1961-2021) chiamato ‘Il Prof‘, dal soprannome dell’autore e del suo personaggio più noto, Chance Renard “Il Professionista”. Quest’ultimo fu anche protagonista di una puntata della rubrica “AUTORI IN DIRETTA“, gestita dal premio, in cui mise volentieri a disposizione il suo tempo per raccontare, assieme all’amico di una vita Andrea Carlo Cappi e ad Alfredo Martinelli, aneddoti sulla scrittura.

Il PTC è stato ideato e sviluppato per essere sinonimo di percorso di crescita qualitativo per uno scrittore, emergente o affermato che sia, per poter raggiungere il proprio obiettivo personale, sia esso una semplice sfida o un apripista per un lavoro nell’ambito della narrativa.