Una gita in barca nella Calabria del XIX secolo cambia la vita di uno scrittore americano, che a sua volta lascerà un segno profondo in quel luogo. Oltre un secolo dopo, un festival in suo onore apre nuove strade per chi ama lettura e scrittura.

Antefatto in Calabria, intorno al 1887: il poco più che trentenne scrittore statunitense Francis Marion Crawford, nato e vissuto a lungo in Italia, approda in barca a vela in una località della provincia cosentina chiamata San Nicola Arcella. Affascinato dall’antica torre spagnola che sorge su un promontorio, la prende in affitto come propria residenza estiva.

Qui scrive molte delle opere che ne fanno il primo autore bestseller nel senso moderno del termine, tra cui un racconto pubblicato nel 1905: Perché il sangue è la vita, storia di vampiri ambientata proprio tra la cittadina e quella che da allora viene chiamata “Torre Crawford”, che rende entrambe famose in tutto il mondo. Del resto lo scrittore americano, prossimo al Verismo e autore di molte opere ambientate in Italia, rappresenta un ponte tra il nostro paese e altre culture.

Ma la nostra storia comincia oltre un secolo dopo: nel 2018 a Roma, dietro le quinte del Teatro Parioli, allora diretto da Luigi De Filippo e dalla moglie Laura Tibaldi. Nei momenti che precedono l’inizio degli spettacoli, due amici di nome Matteo Fazzolari (di San Nicola Arcella) e Cosimo Gentile (di Benevento), immaginano un premio letterario ispirato a Francis Marion Crawford, che abbia come punto di riferimento la località calabrese in cui lo scrittore trovava ispirazione, divenuta nel frattempo rinomata località balneare.

Nel 2019 i due decidono di coinvolgere Andrea Carlo Cappi, milanese che ha vissuto a lungo in Spagna, il quale nella sua carriera trentennale di narratore, editor e traduttore ha anche una lunga esperienza di eventi e concorsi letterari. È lui a preparare il bando, a ipotizzare un vero e proprio festival e a scegliere il nome – del resto doveroso – di “Torre Crawford”.

Così i tre delineano un progetto da mettere in atto a partire dal 2020. Un premio di questo tipo è anche una vetrina importante per esordienti, emergenti e persino figure già note, quindi è opportuno realizzare un’antologia annuale dei finalisti, che sarà edita  da Oakmond Publishing, casa editrice in lingua italiana ma con sede in Germania.

Il tema cui dovranno ispirarsi tutti i racconti sarà una frase – diversa a ogni edizione – tratta da un’opera di Crawford che aprirà l’antologia in una nuova traduzione dello stesso Cappi, presidente della giuria. A ogni volume parteciperà anche, con un racconto sullo stesso tema, una firma illustre della narrativa italiana: in ordine di apparizione, Cristiana Astori (2020), Alda Teodorani (2021) e Claudia Salvatori (2022).

Per la prima edizione si scelgono il racconto e il titolo più legati a San Nicola Arcella, Perché il sangue è la vita, e uno svolgimento tra mystery e gotico, dato che quello è il filone cui appartiene la vicenda e per il quale l’autore americano è più ricordato nel mondo. Dalle successive edizioni, tuttavia, i racconti dei concorrenti potranno appartenere a qualsiasi genere o a nessun genere, perché Crawford  era uno scrittore privo di etichette.

Il lancio del primo bando coincide con l’arrivo in Italia del Covid-19 e molti concorrenti scrivono durante il lockdown. “Era inevitabile” noterà Cappi nella prefazione all’antologia Perché il sangue è la vita, “che, mentre gli autori se ne stavano – presumo – confinati nelle loro case, traessero ispirazione dall’atmosfera reale e mediatica che li circondava… Dunque, questa antologia è divenuta senza volerlo riflesso e testimonianza dei giorni particolari in cui è nata: inaspettatamente, anche un documento storico.” Nonostante la pandemia, la prima edizione del Premio giunge alla fase del Festival, in una versione ridotta a un giorno solo e nel rispetto delle norme in materia di prevenzione del contagio.

Il 19 settembre 2020 al Belvedere di San Nicola Arcella apre la serata Sulla pelle del diavolo, spettacolo di e con la scrittrice Giada Trebeschi e il musicista di fama mondiale Giorgio Rizzo. Segue la conversazione condotta da Cappi sul tema Paura: ieri, oggi e domani, con gli scrittori ospiti Cristiana Astori, Rosario De Sio e Giada Trebeschi, l’autore del libro Crawford e i vampiri di San Nicola Arcella, Ferdinando Romito, e Giuseppe Solano della Pro Loco di San Nicola Arcella, studioso di Crawford. Ad arricchire la serata il duo musicale sannicolese Carmelina Colantonio-Luca Longo e la scuola locale Alma Dance, con un emozionante spettacolo sul tema dei vampiri.

I mesi seguenti vedono l’ingresso di nuovi componenti nell’organizzazione: Alfredo Martinelli, scrittore, performer e paroliere del gruppo “La bottega del tempo a vapore”; e Ciro Mazzarella, medico presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, con la passione per la poesia e la letteratura. La visione dei cinque membri del gruppo porta al secondo bando, a un piano editoriale sulle pagine social, a un sito web e, naturalmente, alla seconda edizione del Premio.

Tema e titolo dell’antologia sono stavolta Innamorarsi di un fantasma, dal racconto By the Waters of Paradise di F. M. Crawford, stavolta senza obblighi di genere letterario per i concorrenti. Ulteriore novità: la nascita di una nuova sezione del Premio riservata alle scuole superiori. Scrive Cappi nella prefazione al nuovo libro: “Il tema del fantasma viene affrontato in modo letterale, onirico o simbolico, in chiave classica, thriller, romance, con un tocco di fantascienza, di urban fantasy e persino di commedia, ma sempre con molta originalità.”

La seconda edizione del Festival, 10-11-12 settembre 2021, vede la partecipazione di grandi nomi della letteratura e del cinema italiano. Apre gli eventi Lo spettacolo delle Desuete, divertente esplorazione linguistica di Giada Trebeschi e Giorgio Rizzo, ispirata a una videorubrica quotidiana di enorme successo. Nei tre giorni del Festival, Andrea Carlo Cappi intrattiene il pubblico con presentazioni e lezioni di scrittura. Partecipano fra gli altri la scrittrice di culto Alda Teodorani, l’antropologo Mauro Francesco Minervino e una leggenda del cinema italiano: Aldo Lado, già sceneggiatore con Bernardo Bertolucci, poi regista eclettico passato tra giallo, fantascienza e adattamenti di testi letterari, quindi produttore e oggi romanziere, che durante il festival ha rivelato il suo ruolo segreto nella genesi de L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento.

Nel frattempo Premio e Festival acquisiscono notorietà attraverso testate giornalistiche cartacee e digitali, emittenti radiofoniche e TG Rai Calabria, che dedica un servizio alla serata di premiazione del 2021. Cresce anche lo staff, di cui entrano a far parte Claudio Bovino, vincitore dell’edizione 2021, e Arianna Gironi, esperta di comunicazione. Vengono ufficializzati due nuovi premi all’interno del concorso, che saranno assegnati solo a racconti vicini allo spirito di due scrittori scomparsi di recente: “E io lo dico a Pinketts!”, in memoria di Andrea G. Pinketts (1960-2018); e “Il Prof”, a ricordo di Stefano Di Marino (1961-2021).

Dopodiché gli organizzatori danno vita a una serie di eventi con il marchio “Torre Crawford” in giro per l’Italia: in autunno a Milano e Benevento, in primavera a Roma e infine il 1° luglio a Cosenza dove, come preludio al Festival che si svolgerà a San Nicola Arcella il 2-3-4 settembre 2022, saranno annunciati i nomi dei finalisti della terza edizione.

Questa volta il racconto di riferimento è un altro classico di Crawford, The Doll’s Ghost, e il tema proposto – oltre che titolo della terza antologia – è Un’inquietante sensazione indefinibile. Come le due precedenti, la nuova raccolta edita da Oakmond Publishing sarà in vendita in cartaceo presso la segreteria del Premio (sia al Festival, sia con spedizione postale) e su Amazon, dove sarà reperibile anche l’edizione in ebook, con la possibilità quindi di essere letta in volume o in digitale in tutto il mondo. Tutto questo mentre nella sua nuova edizione il Festival si prepara ad ampliare il suo campo di interesse alle interazioni tra scrittura e arti visive, percorrendo strade sempre nuove come a suo tempo fece Francis Marion Crawford.