ascensore torre crawford

La torre di Crawford è una delle torri di vedetta costruite nel Cinquecento sulla costa calabrese durante la dominazione spagnola per avvistare (e dare l’allarme) pirati e corsari. Ha due piani e un ampio terrazzo, usato in passato per avvertire le altre torri con segnali di fumo. Quando Francis Marion Crawford lo affittò e ristrutturò, quella terrazza era il posto in cui poter scrivere ispirato dalla splendida baia.

Immaginate di scendere e salire le scale ogni giorno più volte al giorno.

O meglio, immaginate Crawford andare su e giù con un ascensore, risparmiando tempo!

Probabilmente il problema principale sarebbe stata l’elettrificazione perché il periodo per avere un ascensore è giusto. Ma andiamo con ordine.

Non essendo molto sicuro fino alla metà dell’Ottocento, l’utilizzo dell’ascensore scemò e non fu più di moda in quanto impiegati dai lavorati delle miniere di carbone in Inghilterra. Il problema principale era la sicurezza e solo nel 1853 Elisha Otis depositò il primo brevetto per la sicurezza del dispositivo e nel 1854 Elisha Otis, in occasione dell’esposizione internazionale di New York, ne dimostrò la sicurezza per i passeggeri. Tre anni più tardi venne installato il primo ascensore per il trasporto esclusivo di persone, a New York.

In Italia, con qualche ritardo, arrivò nel 1870 all’Albergo Costanzi di Roma per mano dell’azienda Stigler. Fu grazie alla Belle Époque che gli ascensori ebbero la maggiore diffusione. Comodità e velocità portarono all’installazione, nel 1889, di un impianto sulla Tour Eiffel e nel 1904, a Palazzo Barberini di Roma, venne installato il primo ascensore elettrico d’Italia.

Crawford, in qualche suo soggiorno in Europa o negli Stati Uniti, avrà visto e forse utilizzato un ascensore ma sulla torre, a fare le scale in continuazione, sarà stato il servitore Luigi, pur di accontentare il celebre e visionario scrittore.