il filo del rasoio di Somerset Maugham

Camminare sul filo del rasoio può causare le vertigini. Nessun appiglio, nessuna certezza, solo tanta imprevedibilità. Per il giovane reduce Larry Darrel, però, è necessità.
Profondamente segnato dal male della Grande Guerra e dall’esperienza della morte, torna tra i borghesi della sua Chicago, ma nulla è più come prima. Disorientato, si trascina come un sonnambulo da un evento sociale all’altro sotto gli occhi perplessi dell’amata Isabel e lo sguardo di disapprovazione di Elliot, vanesio e ricco zio di lei. L’ozio diventa il suo “modus vivendi”, la biblioteca il suo banchetto più abbondante, i libri il suo Bourbon preferito, Spinoza, Platone e Descartes i suoi migliori confidenti. Ogni cosa gli appare futile, la ribellione al conformismo impellente, e così, in bilico sul filo sospeso tra la mondanità dell’aristocrazia occidentale e il misticismo orientale, come un equilibrista, Larry poggia un piede dopo l’altro e si incammina verso la ricerca della verità. “Voglio farmi un’idea se Dio c’è o non c’è. Voglio scoprire perché esiste il male. Voglio sapere se ho un’anima immortale o se quando muoio è la fine”, dice.
Attraverso personaggi perfettamente delineati come in un ritratto e resi vivi da una scrittura raffinata e melodiosa, ricca ma non stucchevole, Maugham ci accompagna tra gli intrecci amorosi e personali dell’affascinante e misterioso Larry con la bella ma cinica e superficiale Isabel che, per inseguire il sogno di un futuro agiato, sposerà l’agente di borsa Gray rinunciando al grande amore; con lo snob ma in fondo premuroso e generoso Elliot, per il quale il prestigio, la ricchezza e le feste sono l’unica ragione di vita e che si divide tra Parigi e Londra; con la sfortunata e vulnerabile Sophie e la dolce ma dura Suzanne.
Larry, bohémien parigino prima e operaio tedesco poi, indifferente ai piaceri materiali, giungerà in India dove appagherà, finalmente, la sua sete di conoscenza e placherà il suo tormento. L’incontro con gli yogi, la conoscenza dell’Assoluto e la pace ritrovata lo ricondurranno a casa con la sola ricchezza dello spirito, capace ora di riconoscere la felicità nelle piccole cose.
Maugham, con un romanzo a tinte rosa e una narrazione confidenziale, induce ad una riflessione sul senso della vita e, proprio come Larry, in viaggio su un filo teso che dall’America passa per le mostre, i caffè letterari, gli atelier e i ristoranti di lusso di Montmartre e Montparnasse, percorre la Riviera francese con le sue ville esclusive, attraversa le miniere e le fattorie tedesche e giunge fino alle pendici dell’Himalaya tra gli asceti degli ashram indiani, anche il lettore cerca il suo equilibrio. Perché “Difficile è il passo sul filo tagliente di un rasoio: così i saggi dicono che ardua è la via della salvezza.” (Katha Upanishad).