Stefano Di Marino (1961-2021), con il suo nome e lo pseudonimo Stephen Gunn, è stato il più grande narratore popolare italiano dal 1990 e per il trentennio successivo. Ha toccato tutti i generi: giallo in ogni sfumatura, compresi noir e spy story, spesso con un forte legame con il ‘thrilling’ italiano degli anni Sessanta e Settanta; e poi horror, fantasy, fantascienza, storico e western.
I suoi personaggi, uomini e donne, avevano qualcosa che li avvicinava alle figure di Salgari per un verso, Scerbanenco per l’altro. Lo stile era così naturale da nascondere la sua finezza, senza rinnegare il gusto per l’avventura e per la suspense. La sua spontaneità, la generosità che manifestava verso i lettori, ne hanno fatto un autore prolifico e di enorme successo.
Di Marino ha incontrato il Premio Torre Crawford in un appuntamento in streaming, ma non abbiamo avuto il tempo di ospitarlo di persona al festival. Gli abbiamo reso omaggio nell’edizione 2021, decidendo di ricordarlo con un premio speciale all’interno del nostro bando di concorso, chiamato ‘Il Prof’, dal soprannome dell’autore e del suo personaggio più noto, Chance Renard “Il Professionista”.
La nostra regola: se tra i racconti partecipanti alla selezione annuale del Premio Torre Crawford ne appare uno che, per qualità ed emozioni, si avvicina allo stile di Di Marino senza esserne banalmente imitativo, gli viene assegnato questo particolare riconoscimento, indipendentemente dalla sua posizione in classifica. Qualora nessun racconto abbia tali caratteristiche, il premio speciale invece non viene assegnato.
Troveremo un autore paragonabile a Di Marino nell’edizione 2022? Lo scopriremo dopo il 31 maggio, quando scadranno i termini di consegna dei racconti per il concorso Premio Torre Crawford che, come ricorda il nostro bando, quest’anno avrà come tema obbligato “Un’inquietante sensazione indefinibile”.