Sono diffidente nei confronti delle recensioni di Tiktokers sorridenti o guru di YouTube. Allo stesso modo lo ero nella città vecchia di Dubai, quando sedicenti tricologi di strada provarono a vendermi nel buio di un vicolo, un unguento miracoloso per i miei capelli. Qualcuno sullo scalpo è rimasto. È stato coccolato durante la lettura di “Come uccidono le brave ragazze “di Holly Jackson. Suggerito a furor di post, la protagonista è Pippa Fits-Amobi, una ragazza di 17 anni di una piccola cittadina inglese, Little Kilton. È la fine dell’anno scolastico e sceglie di scrivere una tesina su un “cold case” del 2012. Andie Bell la ragazza più cool della scuola, è stata uccisa dal suo ragazzetto di origini indiane Sal Singh, ma il suo cadavere non è mai stato trovato. Nella pineta trovarono morto suicida il suo assassino. Sal non avrebbe fatto male ad una mosca, ma tutti diedero per chiuso il caso e accettarono che Andie non avesse una sepoltura. Pippa inizia ad indagare attraverso le interviste della comunità, avvalendosi dell’aiuto del fratello di Sal, Ravi. Da una ragazzina per bene a detective scomodo minacciato di morte. L’assassino è ancora nell’ameno paesino, la verità nei volti mutevoli della sua gente. La narrazione in terza persona, disegni di mappe e percorsi, documenti, i diari di Pippa, gli interrogatori, rendono la lettura emozionante come un thriller, educativo come in un libro per ragazzi. Razzismo, droghe, bullismo, amicizia, amore in un dossier investigativo. Un libro per tutti, con soluzioni strutturali che gli amanti del genere troveranno gradevoli. Hanno comprato già i diritti per la serie televisiva. Non lo ha fatto la Rai. L’assassino potrebbe somigliarvi. I casting sono aperti.
