the white sister

Concludiamo la nostra rassegna delle principali trasposizioni delle opere di Francis Marion Crawford (Bagni di Lucca, 2 agosto 1854 – Sant’Agnello, 9 aprile 1909) proponendo un elenco dei numerosi adattamenti cinematografici, ordinati sempre in senso cronologico, seguito da talune note di commento.

Filmografia

Questo è un elenco di film tratti dai romanzi di F.M. Crawford:

  • A Cigarette-Maker’s Romance, regia di Frank Wilson (UK, 1913 – film muto)
  • The White Sister, regia di Fred E. Wright (1915)
  • In the Palace of the King, regia di Fred E. Wright (1915)
  • Whosoever Shall Offend, regia di Arrigo Bocchi (1919)
  • Il cuore di Roma, regia di Edoardo Bencivenga (Italia, 1919)
  • A Cigarette-Maker’s Romance, regia di Tom Watts (UK, 1920)
  • Saracinesca, regia di Gaston Ravel (Italia, 1921)
  • Sant’Ilario (Latin love), regia di Henry Kolker (1923)
  • La suora bianca (The White Sister), regia di Henry King (1923)
  • In the Palace of the King, regia di Emmett J. Flynn (1923)
  • Il figlio dell’India (Son of India), regia di Jacques Feyder (1931, basato sul romanzo Mr. Isaacs)
  • La suora bianca (The White Sister), regia di Victor Fleming (1933)
  • La suora bianca (La hermana blanca), regia di Tito Davison (1960)

È del 1913 il film muto A Cigarette-Maker’s Romance, girato in inglese e prodotto dalla Hepworth nel Regno Unito (durata 1.219 metri – 4 rulli), per la regia di Frank Wilson. Il soggetto è tratto dal lavoro teatrale di Charles Hannan, basato sul romanzo di Marion Crawford. Interpreti e personaggi: John Martin Harvey (conte Skariartine), Nell de Silva (Viera) e Margaret Yarde. Il film uscì nelle sale cinematografiche britanniche nel settembre 1913 ma nel 1924 fu distrutto allo stesso produttore, Cecil M. Hepworth, il quale, in gravissime difficoltà finanziarie, cercò almeno di recuperare il nitrato d’argento della pellicola.

Come si vedrà, The white sister, tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1909 (in Italia, La suora bianca, Edizioni Aurora, Milano 1936, trad. di Gian Dauli), ebbe almeno cinque diversi adattamenti cinematografici.
La prima versione, quella del 1915, era un silent movie, un film muto, prodotto dagli Essanay Studios, con protagonisti Richard Travers e Nell Craig. Era basato sull’adattamento teatrale dell’omonimo romanzo, rappresentato nel 1909 a Broadway su testi di F. Marion Crawford e Walter Hackett. Diretto da Fred E. Wright, il film aveva come protagonista l’attrice Viola Allen, che aveva già interpretato con grande successo la “Suora bianca” a teatro, nella sua prima interpretazione per il grande schermo. Non si sa se vi siano copie di questa prima pellicola.

Lo stesso regista, l’inglese Fred E. Wright, sempre nel 1915, portò sullo schermo anche In the Palace of the King: A Love Story of Old Madrid, basato sull’omonimo romanzo storico pubblicato nel 1900.
Il soggetto verrà ripreso nel 1923 da un remake dallo stesso titolo, diretto da Emmett J. Flynn, adattato per lo schermo da June Mathis e interpretato da Blanche Sweet, Pauline Starke e Edmund Lowe.

in the palace of the king
in the palace of the king

Nel 1919, un regista e produttore dell’epoca del cinema muto, l’anglo-italiano Arrigo Bocchi (1871 – ?) diresse Whosoever Shall Offend, film poliziesco muto prodotto dalla britannica Windsor Films e interpretato da Kenelm Foss, Mary Odette e Mary Marsh Allen: in Italia, un uomo uccide la moglie e poi cerca di sposare una donna benestante. Il titolo del film (e del romanzo) si ispira al Vangelo di Matteo (Matteo 18, 6-9: “Chi invece scandalizzerà anche uno solo di questi piccoli che credono in me…”).

Nel 1923, arrivò la prima produzione italiana per la realizzazione di un film tratto da un’opera di Crawford: si tratta di Sant’Ilario, film muto, il primo dei film diretti nella sua carriera da Henry Kolker, attore e regista statunitense, caratterista specializzato nell’interpretazione di giudici e padri severi, preti e mariti traditi. Girato a Roma, aveva quasi tutto il cast italiano, come Alexander Salvini, italiano trasferitosi negli USA. La vicenda è ambientata nel secolo XIX e riprende parte del lungo e omonimo romanzo storico, secondo dei romanzi dedicati da Crawford alla famiglia Saracinesca. Direttore della fotografia è Fernando Risi – zio dei due fratelli registi Dino e Nelo Risi – il quale, nello stesso anno, fu operatore di ripresa del film La suora bianca, diretto da Henry King.

Per l’appunto nel 1923 fu realizzata la seconda versione di The white sister, prodotta dagli USA e girata in Italia, nel Lazio, in Campania, a Roma, Sorrento, Castellammare di Stabia, Tivoli e nell’isola di Capri (fu il primo film muto ad essere girato a Capri). Accanto a Risi, l’altro operatore di ripresa fu William Schurr. Interpretato da Lillian Gish e Ronald Colman, il film venne distribuito dalla Metro Pictures Corporation e presentato per la prima a New York il 5 settembre 1923 al 44th Street Theatre. Nel cast, segnaliamo che ad interpretare Alfredo del Ferice c’era l’attore senese Alfredo Martinelli, apparso in 103 film girati tra il 1917 ed il 1967, omonimo del nostro Alfredo Martinelli componente della Redazione organizzativa del Premio Torre Crawford. La durata del film fu ridotta per una seconda proiezione nel febbraio 1924. Un ulteriore taglio lo portò a dieci rulli per l’uscita nelle sale in aprile. La prima ufficiale fu tenuta il 20 aprile 1924 al Capitol Theatre di New York. Copia della pellicola è conservata negli archivi del Museum of Modern Art.

the white sister
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Nel 1931, venne realizzata la trasposizione di Son of India (Il figlio dell’India), tratto dal libro Mr. Isaacs. Venne prodotto dalla MGM, diretto da Jacques Feyder e interpretato da Ramón Novarro – prototipo del latin lover dopo la morte di Rodolfo Valentino, recitò al fianco di Greta Garbo, Joan Crawford e Myrna Loy – e Madge Evans.

son of india
son of india

Nel 1933, per The white sister arrivò la versione di Victor Fleming, regista avrebbe diretto capolavori della storia del cinema come Via col vento, Il mago di Oz e Il dottor Jekyll e Mr. Hyde. Protagonista della pellicola era il giovane Clark Gable, nella parte del tenente Giovanni Severi. La lavorazione del film, prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), iniziò a metà dicembre 1932, quando Hollywood Reporter annunciò che Clark Gable aveva ottenuto la parte di “Giovanni” a scapito di Douglas Fairbanks, Jr. Il film, drammatico, rientrava tra i warmovie americani dell’epoca: le scene vennero filmate da due diverse unità ossia, per quanto riguarda gli interni e le sequenze di backlot, presso gli studi Metro-Goldwyn-Mayer a Culver City, in California, mentre per le sequenze aeree, a Reno, in Nevada, con biplani Stearman C3, Curtiss Fledgling e Travel Air J-5, tutti ridipinti per essere usati come caccia italiani e tedeschi.

the white sister
the white sister

Nel 1958, viene prodotto da John Kneubuhl, The Screaming Skull – Il teschio urlante, film indipendente diretto da Alex Nicol e distribuito dalla American International Pictures in doppia programmazione in diversi mercati con La vendetta del ragno nero o Terror from the Year 5000.

screaming skull
screaming skull
screaming skull
screaming skull

Arriviamo al 1960 con una versione messicana, La hermana blanca, per la regia di Tito Davison, che ne fu anche co-sceneggiatore insieme a Edmundo Báez. Le musiche sono di Luis Hernández Bretón, la produzione di Raúl Martínez Solares (B&W). Il cast era composto da Jorge Mistral – attore spagnolo che recitò in sud-America e in Italia – Yolanda Varela, Prudencia Grifell, Andrea Palma, Augusto Benedico, Tony Carbajal e Rodolfo Landa.