andrea carlo cappi scrive a roma

Racconto dal vivo di Andrea Carlo Cappi
Roma, domenica 29 maggio 2022

«Lasciali stare, ché sono appena arrivati», disse lui, guardando il gruppo di invididui dall’aria sperduta.
Il tipo dalla lunga coda appuntita si allontanò di un passo.
«Qui sono io che decido se vanno sopra o sotto», insistette l’assistente di San Pietro, mentre allestiva il banchetto con i moduli da compilare.
D’un tratto riemersero in me ricordi lontani. La mia vita. Era di questo che dovevo rendere conto sul modulo. Mi accostai al banchetto, presi foglio e biro e mi misi a scrivere. Chi l’avrebbe mai detto? Burocrazia anche qui!
I ricordi si mescolavano ai dubbi. Cosa dovevo scrivere? Dovevo mentire per fare bella figura? O le bugie sarebbero state usate contro di me?
La Cadillac rosa inchiodò alle loro spalle e la guidatrice gli puntò contro la pistola. «Nessuno faccia una mossa!» intimò all’assistente di San Pietro.
Non capivo cosa stesse succedendo.
«Tutto questo è molto irregolare!» protestò lui. «Qui sono io a decidere chi arriva e come arriva. E anche dove va!»
«Questo lo dici tu, bello», fece la donna. Poi si voltò verso il diavolo. «E tu niente scherzi, o ti faccio saltare le corna!
Nostalgia, trappola o dolce ricordo? Riconoscevo quella donna: era stata la mia fidanzata, per un po’, nella mia vita precedente… posto che lo stato in cui mi trovavo fosse una forma successiva di esistenza.
Ma cosa ci faceva lei, lì? Come ci era arrivata? E che intenzioni aveva? Era sempre stata piuttosto imprevedibile, ma stavolta stava esagerando…
Quando all’improvviso un unicorno dalla coda arcobaleno solcò il cielo. Petali di rosa cadevano dalle sue zampe.
Lei si voltò di scatto e aprì il fuoco, mettendo in fuga l’equino. «Odio gli arcobaleni», disse, tornando a puntare l’arma sull’assistente di San Pietro. «Okay. Adesso basta con la fauna celestiale. Andiamo al sodo!»
«Cosa vuoi?» chiese l’assistente.
«Voglio lui. Lascialo andare.»
Stava parlando di me.
«Ma non si può. È irregolare!»
«Poche storie, o faccio casino alle soglie del Paradiso!»
Approfittai della confusione per saltare sulla Cadillac. Era la mia occasione.
Basta burocrazia.
Basta fidanzate.
C’erano vaste praterie tra le nubi e io ero pronto a esplorarle.

©Andrea Carlo Cappi 2022

N.B.: in grassetto le frasi proposte dal pubblico