dr claudius scritto da F. Marion Crawford e Harry St. Maur

Il «Piccolo teatro tascabile» di Francis Marion Crawford ebbe la possibilità di lasciare le pagine di carta dei romanzi e approdare alle assi lignee dei veri palcoscenici grazie innanzitutto allo stesso Crawford, che realizzò la stesura dei primi adattamenti teatrali.

Teatro

Ecco un elenco delle rappresentazioni delle opere crawfordiane:

  • Dr. Claudius, dramma (Broadway, 1º febbraio 1897);
  • In the Palace of the King, dramma (Broadway, 31 dicembre 1900);
  • A Cigarette Maker’s Romance / Rouget De L’Isle, dramma (Broadway, 12 novembre 1902);
  • The White Sister, dramma (Broadway, 27 settembre 1909);
  • The White Sister, musical (Broadway, 17 maggio 1927)

Seguendo l’ordine cronologico, cominciamo con il Dr. Claudius, rappresentato al Fifth Avenue Theatre di Broadway (1° febbraio 1897 – data di termine e numero di repliche sconosciuti). Scritto da F. Marion Crawford e Harry St. Maur, fu interpretato da E. M. Holland (Silas Barker) e Joseph Holland (Dr. Claudius).

Proseguendo, abbiamo In the palace of the king che venne rappresentato a Broadway, al Theatre Republic (dal 31 dicembre 1900 all’aprile 1901, per 138 repliche). Dramma in sei scene, fu prodotto da Liebler & Co., scritto da Lorimer Stoddard e portato in scena da William Seymour. Nel cast: C. Leslie Allen e sua figlia Viola Allen (nella parte di Dolores), Frank Bixby, Jessie Bradford, Edgar L. Davenport (Cardinale de Torres), Master Dotterwick, Harry Ford, Frank Gheen, J. A. Gustam, Robert T. Haines (Principe Giovanni), Clarence Handyside, John P. Jordan, Master Martin, Master M’Cahill, Blanche Morton, Gertrude Norman, William Norris, Isabelle Parker, Eben Plympton (Re Filippo II), Margaret Shafer, Eugene Sweetland, Marcia Van Dresser (Dolores), Susan Van Duzer, Reginald Vivian.

Nel 1901, venne rappresentato A Cigarette-Maker’s Romance – Romanzo di una sigaraia – adattato per il teatro da Charles Hannan. Abbiamo trovato notizie di sue rappresentazioni a Londra al Court Theatre (11 febbraio 1901) e all’Apollo Theatre (11 maggio 1901) nonché al Richmond Theatre and Opera House (16 dicembre 1901).

L’anno seguente venne portata in scena una nuova produzione composta da due diversi spettacoli e cioè A Cigarette Maker’s Romance (due atti) e Rouget De L’Isle (atto unico di un’opera dedicata all’autore della Marsigliese) presso l’Herald Square Theatre di Broadway (12 novembre 1902 – novembre 1902 per 14 repliche); lo spettacolo basato sull’opera di Crawford era prodotto da Klaw & Erlanger ed era sempre scritto da Charles Hannan, con il seguente cast: John Alexander, Percy Anstey, George Cooke, Miss N. De Silva, Mrs. B.M. DeSolla, Bessie Elder, Grete Hahn, Martin Harvey, William Haviland, E. P. Lewer, Fuller Mellish e Michael Sherbrooke.

Nel corso degli anni, l’opera venne rappresentata più volte anche presso il Prince’s Theatre di Bristol, almeno l’11 aprile 1904, il 16 ottobre 1911 e il 4 aprile 1934, come risulta dai programmi conservati nel John Vickers Archive (University of Bristol).

Non di vero adattamento ma di opera originale scritta appositamente per il teatro, è la tragedia Francesca da Rimini (1901). L’opera fu commissionata a Crawford dalla grande diva francese Sarah Bernhardt (Parigi, 22 ottobre 1844 – Parigi, 26 marzo 1923), celeberrima attrice teatrale e cinematografica all’epoca sessantenne, in risposta alla notizia diffusa con grande enfasi dai giornali della composizione da parte di Gabriele D’Annunzio di una sua Francesca da Rimini per Eleonora Duse.
Il testo della Francesca da Rimini: A Play in Four Acts fu pubblicato originariamente in inglese a New York nel 1902 per i tipi di The Macmillan Company e riproposto dalla The F. Marion Crawford Memorial Society nel 1980; nello stesso anno fu tradotto in francese da Marcel Schwob (Parigi, Librairie Charpentier et Fasquelle, 1902). La tragedia fu rappresentata per la prima volta a Parigi, in cinque atti e un prologo, presso il Theatre Sarah Bernhardt, oggi Theatre de la Ville: autore delle musiche fu Gabriel Pierné, interpreti Sarah Bernhardt (Francesca da Rimini), Yvonne de Bray (Concordia) e Pierre Magnier (Paolo Malatesta). La tragedia riscosse grande successo a Parigi e di nuovo a Londra nella tournée del giugno 1902.

Nel 1909, prodotto da Liebler & Co. e scritto da F. Marion Crawford e Walter Hackett arrivò l’adattamento teatrale di The White Sister (27 settembre 1909 – 6 novembre 1909 per 48 repliche), presso il Daly’s Theatre. Nel cast c’era come protagonista l’attrice Viola Allen (già protagonista de In the name of the king, qui recita nella parte della Suora Bianca, cioè Donna Angela Chiaromonte) alla quale si accompagnavano Joseph Carducci, Dwight Dana, William Farnum (Giovanni Severi), Minna Gale, Richie Ling, James O’Neill (Monsignore Saracinesca), Fanny Addison Pitt, Belle Chippendale Warner e Joseph Whiting.

Nel 1927, The White Sister diventò un musical, in tre atti e prologo (17 maggio 1927 – 21 maggio 1927 per 7 repliche): rappresentato al Wallack’s Theatre di Broadway, prodotto da Arthur F. Warde, libretto, musica e messa in scena di Clement Giglio, musical director Chavalier Lovreiglio. Cast: Alexander Giglio (Bresca), S. Gridelli (Ispettore), Josie Jones (sorella Giovanna), G. Magni (dottore), George Puliti (Monsignor Saracinesca), Enzo Sarafini (Tenente Basile), Eugene Scudder (Capitano Giovanni) e Maria Spinelli (Contessa Chiaramonte).

È di dieci anni dopo la nuova messa in scena di The White Sister: A Romantic Drama in Three Acts, nuovamente di Walter Hackett, New York, Dramatists Play Service Inc., 1937.

Segnaliamo, infine, la recentissima traduzione italiana della Francesca da Rimini di Crawford, traduzione che all’epoca non fu fatta a causa della “concorrenza” con la Francesca da Rimini scritta da Gabriele D’Annunzio per Eleonora Duse. Infatti, la versione crawfordiana della tragedia è stata finalmente tradotta anche nella nostra lingua solo nel 2021, in occasione delle celebrazioni dantesche, ponendo così fine a una sorta di damnatio memoriae (F. M. Crawford, Francesca da Rimini, dramma in quattro atti e prologo, traduzione di Letizia Imola, prefazione a cura di Natascia Tonelli e postfazione di Ferruccio Farina, editore Vallecchi Firenze, 2021). In merito, è possibile leggere l’intervista a Letizia Imola, pubblicata sul nostro sito.

Credit: l’immagine dell’intestazione è tratta dal sito del “The Isabella Stewart Gardner Museum“.