Festival Torre Crawford settembre 2022

È stato un magnifico fine-settimana quello trascorso ai primi di settembre a San Nicola Arcella, terzo appuntamento culturale nei luoghi dello scrittore Francis Marion Crawford. Quest’anno reso possibile grazie a Calabria Straordinaria (contributo della Regione Calabria). D’accordo, sono di parte, in quanto uno degli artefici delle varie attività che portano il marchio Torre Crawford. Ma negli anni ho visto parecchie manifestazioni del genere, dall’esterno o dall’interno, e secondo me le migliori sono quelle in cui si creano o si rinsaldano amicizie. Ovvero, quando non ci si trova semplicemente in un luogo a parlare di libri come se fosse una questione di lavoro, ma le attività davanti al pubblico sono il proseguimento del clima piacevole, oserei dire di vacanza, che si genera dietro le quinte.
In questo, l’edizione 2022 del Festival Torre Crawford a San Nicola Arcella è stata una bellissima esperienza: un ritrovo di amici vecchi e nuovi tra spettacoli, mostre, presentazioni e premiazioni. Ma anche assaggi di prodotti e vini locali: oltre all’acquisto di bottiglie di Rocca Brettia al banchetto allestito durante le serate degli spettacoli, prima di partire è stato doveroso un passaggio a Le Memorie del Borgo per procurarmi irrinunciabili souvenir gastronomici. Perché la cultura di un territorio si esprime anche su questo versante.
Sarà per tutto questo che diventa difficile separare il programma del festival da ciò che avviene fuori e in cui a volte si trova piacevolmente coinvolto anche il pubblico. Della premiazione si è parlato in un articolo precedente; ma insieme a Marco Donna abbiamo festeggiato il sessantesimo compleanno di Diabolik e del James Bond cinematografico, ricordando che entrambi sono passati da quelle parti; siamo entrati nei meccanismi del romanzo giallo con Enrico Luceri e Marco Marinoni; abbiamo esplorato sentieri di letteratura ibrida con Mario Gazzola, tra le opere di Roberta Guardascione che ne sono l’equivalente visivo. Questo per citare solo alcune fasi in cui ero direttamente coinvolto.
Ma la grande sorpresa, per la quale bisogna ringraziare le doti investigative del nostro Cosimo Gentile, è stato il coinvolgimento di Harry Marion Crawford, discendente diretto del nostro ispiratore, al quale somiglia sia nell’aspetto fisico, sia nella vita avventurosa. Era già stato in Italia e aveva visitato la residenza di Francis a Sant’Agnello, ma era la prima volta che veniva a San Nicola Arcella, dove è giunto proprio per partecipare al Festival. Ed è stato un momento emozionante, per lui come per noi, quando ha messo piede nella Torre in cui il suo avo abitò e scrisse. Se già era curioso passare una serata al Crawford Pub con il bis-bisnipote dell’uomo da cui prende il nome il locale, Harry ha aggiunto sorpresa a sorpresa quando al Caffè Le Mele ha estratto dal taschino la sua armonica a bocca e preso parte a una jam session jazzistica.
Ed è, appunto, quando in un festival si crea questo tipo di atmosfera che i risultati vanno ben oltre quanto ci si può aspettare dal programma. Sentirlo raccontare è riduttivo, bisogna esserci.