Diabolik e 007 al Festival Torre Crawford

Dal 2 al 4 settembre 2022 la terza edizione del Festival Torre Crawford di San Nicola Arcella (Cosenza) celebra gli importanti anniversari di due icone della cultura popolare, entrambi passati di recente da queste parti: l’agente 007 e Diabolik.
Al primo è dedicato il volume di Marco Donna “James Bond-Missione Italia”, che racconta riprese e location nel nostro paese degli ultimi due film della serie; al secondo il romanzo “Diabolik” di Andrea Carlo Cappi, basato sul film del 2021; entrambi i libri saranno presentati dagli autori a Il Vicolo Vineria (via della Gloria, sabato 3 settembre ore 12). Durante il festival si terrà inoltre a San Nicola la mostra “Diabolik & Eva Kant-Due contro tutti”. La narrativa di spionaggio e crimine sarà anche l’argomento delle due lezioni di “Sui generis” (Caffé Le Mele, via Nazionale 48, sabato 3 e domenica 4 ore 17.00).

Per l’agente 007 ricorre un doppio compleanno: nasce settant’anni fa, nel 1952, dal giornalista britannico Ian Fleming, già stratega dei servizi segreti durante la Seconda guerra mondiale. Anche se le sue storie oscillano tra noir e avventura esotica, l’autore si basa sulla propria esperienza diretta nel campo dello spionaggio. Dopo qualche tempo i romanzi di James Bond diventano bestseller in tutto il mondo di lingua inglese. Ma è all’uscita – sessant’anni fa, nell’ottobre 1962 – del film Agente 007-Licenza di uccidere che il personaggio diventa un fenomeno globale che tra romanzi, fumetti e cinema continua ancora oggi.

Diabolik vede la luce poco dopo, nel novembre 1962, quando esce il primo albo a fumetti con protagonista un criminale. Due numeri dopo entra in scena colei che sarà per sempre la sua compagna, Eva Kant, riflesso delle due autrici della serie: le sorelle Angela e Luciana Giussani, caso insolito di sceneggiatrici, editrici e imprenditrici in un’Italia ancora molto “maschile”. Dai fumetti – pubblicati ininterrottamente da allora, nascono presto due serie di romanzi in Italia e in Francia; una versione cinematografica pop di Mario Bava (1968), cult-movie negli USA; una serie a cartoni animati (1999-2001); un nuovo ciclo di romanzi dal 2002; e ora una trilogia di film dei Manetti Bros.

Anche se a prima vista un agente segreto bonvivant e un criminale quasi ascetico non potrebbero essere più diversi, i due personaggi hanno in comune molto più di quanto sembri. A partire dal fatto che Bond (soprattutto al cinema) e Diabolik uccidono i loro avversari a sangue freddo, una sorta di “ribellione” alle convenzioni precedenti della narrativa. Inoltre, figli del boom tecnologico degli anni Sessanta, entrambi fanno uso di apparecchiature innovative, incluse quelle installate sulle loro automobili: in ordine di apparizione, una Jaguar E-Type per Diabolik e un’Aston Martin DB5 per 007. E tutti e due sono personaggi rivoluzionari dal forte influsso mediatico: negli anni Sessanta-Settanta tv e cinema si ispirano a James Bond, dando vita a una legione di spavaldi agenti segreti iperattrezzati, mentre in Italia nasce il “fumetto nero” con eroi-criminali che spesso hanno la lettera K nel loro nome di battaglia.

007 e Diabolik sono entrambi fenomeni della cultura popolare che resistono al passare del tempo ma non al fascino di questa zona. Nel 2021 gli spettatori più attenti di No Time to Die, l’ultimo (per ora) film di 007, hanno notato nei titoli di coda la menzione di San Nicola Arcella… ma lasceremo a Marco Donna il compito di raccontarne i retroscena durante la presentazione. Mentre la scorsa primavera i Manetti Bros. hanno concluso le riprese di Diabolik 3 proprio sull’isola di Dino, ben visibile dal Belvedere di San Nicola Arcella, dove si svolgono gli eventi serali del festival. Come ai tempi di Francis Marion Crawford e della sua Torre, questa zona continua a essere un insostituibile luogo di ispirazione.