Thérèse Raquin Émile Zola

Thérèse è una giovane donna impoverita dalla monotonia e oppressa dal disagio di una relazione ormai avvizzita. Nei chiaroscuri del suo negozio, tra rocchetti di nastri e bianchi cenci sgualciti, cede all’ebbrezza di un’improvvisa passione e travolta dall’istinto, sceglie di compiere un delitto, ponendo fine al proprio torpore. In questa discesa repentina verso gli inferi, tra sensi di colpa e lucide elucubrazioni, si manifesta il racconto di una sconfitta morale e si tratteggia l’immagine di un’esistenza lacerata, sia nel corpo che nell’essenza, “in uno studio psicologico e fisiologico” senza pietà.