La camera azzurra di Georges Simenon

La camera azzurra non è una camera qualsiasi. È la camera di un hotel della provincia francese il cui colore riporta Tony all’infanzia e all’azzurro della lascivia, una polverina che, agli occhi di un bambino, restituisce candore ai tessuti come fosse un miracolo. Ma Tony non è più un bambino e non si sta svolgendo un miracolo. Tony e la sua amante Andrée consumano, in questa camera, la loro famelica passione da circa un anno.
Se io mi ritrovassi libera faresti in modo di renderti libero anche tu?“, lui non aveva dato peso a quelle parole, quasi non le aveva udite. Solo più tardi avrebbe compreso l’oscura minaccia che nascondevano. È il 2 agosto 1962 quando Andrée lo chiede a Tony ed è solo l’inizio della fine.
Amore, passione, ossessione. Può tutto ciò essere così travolgente da distruggere la vita di un uomo? Simenon cerca di scoprirlo intessendo un intreccio perfetto tra passato e presente, tra verità e menzogna in sole 150 pagine da leggere tutte d’un fiato. Impossibile interrompere, impossibile distrarsi. La matassa si dipana attraverso l’interrogatorio cui è sottoposto Tony dopo il susseguirsi di omicidi che lo pongono, insieme ad Andrée, al centro delle indagini. Un giudice e uno psicologo cercano di ricostruire i fatti conducendo Tony anche lungo un percorso interiore che mette in luce aspetti della sua vita, almeno fino a quel momento, apparentemente ordinaria. Un percorso in cui Simenon pone il protagonista, e insieme al lui il lettore, di fronte alle drammatiche conseguenze delle sue azioni. Crudeltà, follia, avidità, egoismo, infelicità, angoscia, paura, debolezza caratterizzano e pervadono gli animi dei due personaggi rendendoli disumani, e al contempo più umani che mai.
Forse superfluo tentare di incasellare “La camera azzurra” in un genere letterario. Che sia esso un giallo o un thriller psicologico, Simenon, con uno stile piuttosto semplice, puntuale e a tratti cinico, ci sequestra e ci accompagna per mano in una fitta trama intrisa di indizi e dettagli che, come accade allo stesso Tony, non si sa, fino alla fine, se e quando saranno utili. Ci fa così assaporare pagine tanto belle quanto sconvolgenti.
Mai, neppure nei momenti in cui i loro corpi erano stati più uniti, l’aveva trovata così bella, così raggiante. Mai aveva visto sulla sua bocca carnosa un sorriso che esprimesse così intensamente il trionfo dell’amore. Mai, con un solo sguardo, si era impossessata di lui in modo così totale.